L’ immobile oggetto di intervento sorge nel Sestiere di  Castello, tra Campo Santa Maria Formosa, Campiello dietro la Chiesa, Campiello Querini e  Rio di Santa Maria Formosa. 
      L’unità edilizia sorge isolata, con fronti liberi sui  quattro lati approssimativamente della stessa dimensione ma con inclinazioni  diverse  e con accesso ai piani dal lato  est verso Campo Santa Maria Formosa, dal lato nord da Campiello dietro la Chiesa e fronte ovest verso  Campiello Querini Stampalia.  
      Il fronte orientato a sud, si sviluppa interamente verso  Rio di Santa Maria Formosa prospiciente l’attuale palazzo sede della  “Fondazione Querini Stampalia”. 
      Dall’assetto strutturale e distributivo del piano terra  si rileva una tripartizione del fabbricato con “salone passante” al piano terra  e primo, con cortile interno e assenza di scala principale collocata in una  cellula laterale specializzata 
      I fronti verso  Campiello Querini Stampalia, Campiello dietro la Chiesa e Campo di Santa  Maria Formosa rispettano la partitura della tipologia del palazzo veneziano con  suddivisioni dei piano facilmente riconoscibili ed individuabili secondo la  diversa destinazione d’uso; al piano terra portoni d’ingresso e piccole  finestre di forma quadrata, al piano primo finestre con arco a tutto sesto, al  secondo piano finestre rettangolari alcune con parapetto in metallo a definire  in piccolo poggiolo. 
      Il fronte verso Rio di  Santa Maria Formosa dal punto di vista architettonico presenta quale elemento  caratterizzante la cosiddetta “porta d’acqua” costituita da portone concluso da  arco a tutto sesto in pietra d’Istria mentre la restante partitura testimonia  chiaramente manomissioni ed aperture dei fori finestra non ordinate rispetto ad  una precisa partitura probabile conseguenza delle diverse esigenze d’uso degli  spazi. 
      L’obiettivo del presente progetto è quello di restaurare  la porzione dell’edificio recuperando gli elementi costruttivi originali,  pavimentazioni e controsoffitti decorati, fornendo l’ originale efficienza  statica alle murature portanti attraverso interventi di “scuci - cuci”, alle  tramezzature in legno con consolidamenti puntuali, in modo da utilizzare  l’edificio, una volta ultimati gli interventi di restauro, ad attività di tipo  ricettivo con l’uso di elementi di divisione in legno e vetro o cartongesso, ed  una distribuzione impiantistica rispettosa dell’esistente del tutto esterna al  tessuto edilizio originale. 
      Il tessuto edilizio attuale sarà mantenuto quale  elemento di qualità e riconoscibilità dell’intero intervento. A tale obiettivo  si è risposto con un intervento di restauro che vuole mantenere e valorizzare  gli elementi architettonici e tipologici attraverso estese operazioni di  restauro e recupero anche di elementi oggi poco riconoscibili e deturpati da  interventi successivi. Viceversa gli interventi nuovi sono stati progettati  come elementi riconoscibili e armonizzati nel contesto esistente. 
    L’intervento prevede la realizzazione di 12 camere di  diversa tipologia (stanza singola, doppia, Junior Suite, Suite e stanze  riservate a persone con ridotta capacità motoria) per un totale di 21 posti  letto, e spazi comuni e di servizio ad uso dell’attività alberghiera a tutti i  livelli di proprietà.        |