| Le Bocche di Cattaro rappresentano una delle  meraviglie naturali dell’area Mediterranea grazie alla bellezza del paesaggio e  alla forte eredità storica e antropologica. Con la sua posizione geografica, al confine fra  Oriente e Occidente, la Baia  di Cattaro che penetra per 28   Km la costa rappresentando il più grande fiordo del  Mediterraneo, costituisce una simbiosi armonica tra vari ambienti naturali  arricchita da un interessante patrimonio artistico. Circondata dai pendii dei  monti Lovćen e Vrmac e dal Parco Nazionale di Lovćen e Orjen, l’area comprende 12000 ettari, di cui  2600 ricoperti dalle acque del mare.
 Di origine medioevale, Kotor (Cattaro) è un  antico centro costiero e culturale. Per secoli, è stato un crocevia di flussi  commerciali sotto la forte influenza di Venezia. La città è protetta dalle  montagne e da un’imponente struttura difensiva costruita ai tempi dell’Impero  Bizantino. Nella città fortificata si trovano numerosi monumenti storici,  palazzi, cattedrali, chiese. La cittadina ha conservato i resti di antichi  edifici, iscrizioni e mosaici e possiede quasi il 70% del patrimonio artistico  dell’intero Montenegro.
 Per questo motivo è un sito protetto  dell’UNESCO dal 1979.
 La baia di Cattaro presenta oggi una  possibilità di sviluppo senza precedenti, con uno sviluppo turistico appena  iniziato, essendo tappa fondamentale di tour crocieristici internazionali,  nelle rotte del mediterraneo.Il nuovo Porto Turistico di Cattaro sarà  situato nello specchio acqueo di fronte al molo della città antica, in una  posizione invidiabile e strategica, base di appoggio di tutte le imbarcazioni  da diporto in arrivo nel Montenegro, sia dalla Grecia e dall’Albania, sia  dall’Italia e dalla Croazia. I servizi a terra del porto saranno localizzati in  un area oggi degradata, appena fuori delle mura antiche, ma al centro di un  importante sviluppo urbanistico, viabilistico, ed architettonico voluto dalla  stessa Municipalità di Cattaro e dalla Repubblica del Montenegro. A ridosso dei  servizi a terra del nuovo porto è prevista la realizzazione della Stazione  Autobus, di un polo ospedaliero, un centro culturale archeologico sui resti di  un vecchio complesso monastico, uno sporting center.
 Il bacino portuale prevede uno sviluppo lungo  la direttrice est – ovest, a ridosso del fronte costiero di Skaljari su una  superficie di circa 9,5 ha  con un fondale che va da 5 a  13 m  circa di profondità. Lo specchio acqueo destinato al porto è delimitato da 2  zone ben distinte:1.  La prima zona è delimitata da due moli che a est distano circa 160 m dal  molo di   Cattaro, costituendo una fascia di rispetto per navi da crociera,  con  dimensioni identiche al bacino di  ormeggio delle navi cruise del porto di   Venezia, e ad ovest  posto a 30 m  circa dalla costa per lasciare inalterata la   linea di costa adiacente;
 2. La seconda zona è delimitata dall’attuale  specchio acqueo per l’ormeggio barche da diporto.
 Il nuovo porto turistico di Cattaro si  inserisce in un’area centrale a Skaljari, tra i nuovi edifici sopra descritti  e, insieme all’Hotel “Fiord”, edificio ricettivo non in uso, occuperà la  maggior parte del fronte costiero.
 Nell’ottica di integrare l’intervento nel  tessuto urbano esistente, le nuove strutture si svilupperanno recuperando per  la maggior parte le volumetrie esistenti e, in misura minore, introducendo  nuovi volumi ad altezze contenute.
 I servizi a terra possono essere suddivisi in 2  grandi aree:
 1. L’area di ingresso al porto dove sono  concentrate le strutture dedicate alla direzione del porto, con accesso al molo  principale, tra le quali: torre di controllo, capitaneria di porto; le  strutture rappresentative quali: club house, yachting club, ristorante  panoramico; e le strutture commerciali a servizio sia del porto, sia della  città.  2. Un’area dedicata più specificatamente alla  nautica, dove sono concentrate, da una parte, le strutture dedicate alla  manutenzione delle imbarcazioni con i servizi di alaggio e varo, il cantiere e  le officine; spazi a terra dedicati al rimessaggio, e dall’altra parte,  strutture dedicate al commercio nautico, tra i quali accessori, ricambi,  abbigliamento per la nautica, ect. L’ingresso al porto da terra avviene appena  fuori dalle mura, sul vecchio tracciato stradale costiero, che, all’interno del  porto, diverrà a transito limitato e controllato, soluzione adottata per  permettere la continuità spaziale tra la costa e le strutture vicine.Il risultato è quello di ottenere da una parte  il collegamento diretto tra cantiere - officine con il rimessaggio a terra e il  sistema di allaggio e varo, e dall’altro di recuperare la continuità visiva,  oggi perduta, verso la baia.
 La piazza diventa il filo conduttore che  partendo dal molo principale, passa per la torre di controllo, ristorante  panoramico, yachting club, biblioteca, si protende verso il cuore di Skaljari e  arriva di fronte la nuova stazione degli autobus. Un sistema di edifici bassi,  con destinazione commerciale, fanno da quinta alla piazza, dove ogni edificio è  ruotato in modo da farsi spazio alla ricerca del cono visuale migliore,  ricordano le quinte create dai monumenti storici nella città antica. Nella  piazza, lungo il percorso di volta in volta nuovi scorci arricchiscono la mente  dell’osservatore.
 Il sistema per la manutenzione delle imbarcazioni  è orientato anch’ esso nella direzione terra acqua ideale per collegare le  strutture dedicate al cantiere e alle officine. Il Dall’ingresso del porto a destra, a ridosso  della costa, sono concentrate le strutture rappresentative e di direzione del  porto che fanno da porta di accesso al molo principale. Un edificio alto  dedicato alla torre di controllo ricorda i bastioni delle mura della città  antica, un edificio a sviluppo orizzontale verso la baia dialoga con gli  edifici storici vicini ed è interrotto dai coni visuali diretti verso la città  antica. Il ristorante panoramico si protende in acqua, a seguire la club house  , la biblioteca nautica immaginata e dimensionata per contenere la storia della  baia di Cattaro. Gli edifici fanno da quinta alla piazza lungo la direttrice  terra – acqua, scelta adottata per recuperare la continuità visiva, oggi  perduta, verso la baia.
 |